lunedì 3 aprile 2017

Capitano del 9° Battaglione del Treno Prussiano - 1915


L’esercito imperiale tedesco all’alba del primo conflitto mondiale era espressione di una realtà statuale molto complessa comprendente quattro regni (Prussia, Baviera, Sassonia, Wurttemberg) e ben 21 stati minori tra Gran Ducati, Ducati, Principati e Città Libere (Brema, Lubecca, Amburgo).
Lo stato dominante era come noto il Regno di Prussia il cui re Guglielmo II era anche imperatore di Germania, “Deutscher Kaiser”.
Sulla base di questo assetto, anche ogni innovazione e cambiamento in tema di uniformi militari ed equipaggiamenti era sottoscritto dal Kaiser e pubblicato tramite decreto del ministero della guerra del regno di Prussia. Tali decreti erano poi seguiti a distanza di pochi mesi dagli altri regni con analoghe pubblicazioni dei loro ministeri della guerra.
Osservando le bellissime foto d’epoca di gruppo dell’esercito tedesco della prima guerra mondiale, colpisce molto l’eterogeneità delle uniformi indossate da soldati anche delle stesse unità, questo era appunto dovuto a quanto sopra detto, e ad altre cause, esistenti anche in altri eserciti dell’epoca, come la difficoltà di distribuzione dei materiali a tutte le unità magari dislocate in luoghi remoti, o agli stessi soldati che preferivano mantenere uniformi obsolete per ragioni sentimentali, o per la maggiore qualità di esse nella produzione pre-bellica, o per semplicemente rimarcare la loro anzianità nella propria unità.
Il soggetto del nostro articolo rappresenta un capitano del 9° battaglione del Treno Prussiano. I battaglioni del treno erano delle unità composite, comprendenti diversi servizi, suddivisi per compagnie, quali rifornimento delle munizioni alle unità combattenti, distribuzione del cibo e del foraggio e di ogni altro tipo di vettovagliamento, equipaggiamento e trasporto ippotrainato. Ogni battaglione erano assegnato al supporto di un corpo d’armata con uno staff guidato da 3 ufficiali.
Altre responsabilità che a volte ricadevano nei loro compiti erano l’approntamento di panetterie da campo, la ricerca di nuove cavalcature e persino l’erogazione del servizio medico.
Allo scoppio delle ostilità ad inizio agosto 1914, esistevano 25 battaglioni del treno aggregati agli altrettanti corpi d’armata formanti l’esercito imperiale, che crebbero nel corso del conflitto in virtù della formazione di corpi di riserva e di diverse divisioni indipendenti.       


L’uniforme

Il nostro ufficiale indossa l’uniforme da campo modello 1910 (M1910). Il colore distintivo dei battaglioni del treno era blu chiaro (azzurro).
Elementi principali dell’uniforme in questione erano la tunica, il copricapo (schirmmutze) e i pantaloni anch’essi M1910. Tutti gli elementi dell’uniforme erano in ottima lana, daino o tessuto diagonale di qualità superiore a quelli della truppa. La tunica era in colore grigio verde (Feldgrau) e si distingueva per il tipico colletto ripiegato, la chiusura con otto bottoni dorati , tasche nascoste da una pattina leggermente obliqua, risvolti ai polsi “brandeburghesi” e false tasche posteriori con tre bottoni dorati. Il colore distintivo azzuro era in evidenza nella filettatura dei polsi, al colletto, e nelle spalline, mentre la filettatura alla chiusura della giacca e alle false tasche posteriori era di color rosso.
Il copricapo con visiera, anch’esso in lana grigioverde di qualità, aveva i colori distintivi nella filettatura della corona e nella fascia. Tipiche le due coccarde, quella imperiale rosso-bianco-nero sulla corona, e quella dello stato/regno di appartenenza, in questo caso Prussia (nero-bianco-nero), sulla fascia
I pantaloni M1910 furono a volte sostituiti da un modello 1914 di colore grigio, corredati da stivali da cavallerizzo o, dal 1912, da gambali e stivaletti in cuoio naturale come indossa il nostro soggetto.
Altri elementi interessanti sono il nastrino della Croce di Ferro di seconda classe e la cintura da ufficiale modello 1896, in tessuto intrecciato argentato con due strisce nel colore dello stato di appartenenza, nero per la Prussia, e chiusa da una fibbia circolare dorata
L’armamento consisteva nella classica pistola P08 Luger inserita in una custodia in pelle rigida color marrone scuro.



Il figurino
Il kit è una figura scala 1/35 del catalogo Model Cellar  parte  di una serie molto bella di carristi tedeschi del primo conflitto mondiale modellati in maniera superlativa da Mike Good.
La figura è stampata in una resina dal buon dettaglio e facilmente lavorabile. La pulizia del pezzo è semplice perché non ci sono particolari sbavature da togliere e necessita solo di un filo di stucco all’attaccatura delle spalle.
Ho praticato un foro sotto il piede sinistro per inserire un perno di acciaio di 1 mm D. fissato con colla epossidica bicomponente.
Una piccola modifica rispetto all’originale è stata quella di togliere il cinturino del binocolo e la croce di ferro sul davanti della blusa per fedeltà alla tavola uniformologica da dove abbiamo preso spunto.

 

































Colorazione

Dopo aver steso una mano di bianco opaco Humbrol, ho iniziato con la pittura.
Come molti di noi, parto sempre dalla pittura del viso che è una delle parti più divertenti e interessanti da dipingere in un soldatino.
I colori sono tutti della serie Vallejo dove non specificato diversamente.
Ho dipinto Il colore di base dell’incarnato composto da  Black Red, Brown Sand e Dark Flesh.
A seguire ho applicato le luci aggiungendo Basic Skintone e Light Flesh.
Per le ombre ho aggiunto Black Red e German Black Brown.
Infine ho usato Carmine Red, Dark Prussian Blue e Black come toni da applicare sulle guance, naso, tempie, lobi delle orecchie e per la leggera ombra della barba.
Ho usato del Bianco Avorio per le orbite degli occhi, Nero e Azzurro per l’iride.
Vista la piccola dimensione del volto, questi passaggi sono tutta una serie di piccole pennellate e velature armonizzate per raggiungere quello che è il nostro risultato ideale.
Terminata la pittura del volto sono passato all’uniforme in Field gray.
Ho composto il colore base con Andrea Color Confederate gray, AC Russian khaki, Dark flesh e Black.
Ho aggiunto per i colori chiari AC Confederate gray, Silver gray e Dark flesh.
In seguito per gli scuri AC Russian khaki e Black.
Come tono per uniformare i passaggi ho usato AC Russian Khaki.
Per il colore distintivo di specialità ho usato una mescola di Dark Prussian blue e Pastel blue schiarendo con del bianco e scurendo con il nero.
Per i gambali gli scarponcini e la custodia della Luger P08 in cuoio marrone scuro sono serviti  Red leather e Flat brown, con Brown sand e Yellow ochre per i chiari e German black brown per gli scuri. Alla fine ho passato una leggera mano di vernice trasparente satinata.
Per i bottoni dorati ho usato oro in pasta tipografico.


Base

Terminata la pittura della figura sono passato alla finitura del terreno.
Il terreno modellato in Milliput è stato applicato su una base in Radica di Erica collezione Selene del marchio Hydra Models.
Sul terreno sono stati inseriti dei paletti ricavati da stuzzicadenti uniti da fili di rame per simulare un piccolo recinto di un orto. Infine ho sparso un po’ di terriccio, sassolini, erba in fibre e foglie di quercia Plus Model. Il tutto è stato in seguito dipinto con smalti Humbrol e acrilici.


Per la documentazione ci siamo affidati ai seguenti volumi:

- L’esercito tedesco nella prima guerra mondiale di Nigel Thomas  collana BAM n° 116,       LEG 2015 
- The German Army in World War I - Osprey publishing 2003
- The German army 1914-1918 - Osprey publishing -1978
- Catastrofe 1914 l’Europa in guerra - Neri Pozza 2014





Devo segnalare anche dei siti web molto interessanti che trattano uniformi tedesche della prima guerra mondiale da cui trarre notizie e immagini molto utili per comprendere i vari dettagli uniformologici e degli equipaggiamenti.

Kaiser's Bunker
German Militaria 
Infanterie RegimentNr. 63

Per la ricerca e la stesura delle note storiche devo ringraziare l'amico e collezionista Stefano De Gioannis

Ringrazio anche gli amici del magazine Soldatini che hanno pubblicato questo articolo sull'ultimo numero di Marzo.



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